La nostra relazione con il denaro può rivelare aspetti significativi delle nostre credenze e convinzioni interiori. Se ci pensiamo bene, infatti, oltre che per pagare i conti, le bollette, la scuola dei figli, etc., i soldi vengono spesso usati per procurarci conforto, felicità e ridurre lo stress. Non solo, ai soldi arriviamo a chiedere molto di più, gli chiediamo di farci sentire amati, potenti e sicuri.

Chi ha tanti soldi li ha ottenuti sicuramente in modo disonesto”, “Le persone oneste e brave hanno pochi soldi”, “Se fai le cose con passione, è sbagliato chiedere un compenso economico” e chi più ne ha, più ne metta. Se ci fermiamo a pensare a quante e quali sono le credenze che attribuiamo al denaro e che ci arrivano, magari indirettamente, dal contesto familiare, riusciremmo già a capire molte cose di noi e della relazione che abbiamo con questo elemento.

Rifiutare il denaro in nome della spiritualità

Alcuni nobilitano la scarsità di denaro per sentirsi virtuosi, altruisti e spesso c’è la convinzione che se mi prendo cura della mia parte spirituale, devo automaticamente dimenticarmi di quella materiale a partire dal guadagnare denaro. Ecco perché è frequente imbattersi in persone che, in nome del nobile intento di crescere personalmente e spiritualmente, si precludono il benessere economico quasi come se questo fosse in contrasto con il loro obiettivo.

Come le credenze sul denaro ci guidano nelle scelte finanziarie

Ecco perché qualunque situazione finanziaria non si crea per caso, ma è profondamente radicata nei pensieri, convinzioni, emozioni che coltiviamo interiormente. Comprendere le aspettative improprie che abbiamo sui soldi, che possono essere radicate nell’infanzia, può aiutarci a prendere decisioni più consapevoli e sentirci pienamente vivi.

Ve ne è venuta in mente qualcuna?

Una volta identificata la credenza (se è solo una, siete fortunati!) è quasi automatico comprendere come, dietro alle scelte riguardanti le nostre finanze, ci sia un insieme di emozioni, convinzioni, pensieri che inconsciamente ci portano ad attirare nella nostra vita situazioni, persone, eventi che altro non fanno che confermare questa nostra convinzione.

Quelli che sembrano rapporti finanziari, infatti, non riguardano in realtà semplicemente il denaro, ma portano con sé tutto ciò che noi crediamo, ci aspettiamo, temiamo, speriamo, sentiamo, quando ci entriamo in relazione.

Cosa ancora non sappiamo sul rapporto con il denaro

Il denaro rappresenta l’energia del rapporto ed il modo in cui le persone gestiscono il denaro, riflette il modo in cui gestiscono il rapporto con sé stessi e con gli altri.

Anche il rapporto datore di lavoro/impiegato e, per esempio, venditore/cliente, anche se di natura essenzialmente economica, mette spesso in atto dinamiche personali.

Ecco come recuperare benessere economico nonostante le convinzioni

Cosa fare quindi? Ecco alcuni possibili punti di partenza per cominciare a comprendere meglio il nostro rapporto con il denaro:

  • osservare i pensieri che emergono quando pensiamo al denaro;
  • pensare a cosa ci dicevano mamma e papà in casa quando si parlava di soldi e verificare se riteniamo quelle idee e credenze ancora attuali;
  • cominciare a prenderci cura del denaro come faremmo con una persona a cui teniamo (creiamo file excel dove annotiamo le spese, scegliamo come spenderlo, limitiamoci nello sperperarlo,…).